MERLOT
2020 | Collio DOC
Tipo di vino: rosso
Uve: Merlot
Comune di produzione: San Floriano del Collio
Zona di produzione: Collio Goriziano
VIGNETO
Tipologia del terreno: origine eocenica costituita da marne ed arenarie stratificate
Sistema di allevamento: doppio capovolto
Densità media di impianto: 3.000 ceppi /ha
Età delle viti in produzione: 49 anni
Epoca della vendemmia: prima decade di ottobre
VINIFICAZIONE
Diraspapigiatura
Macerazione: 30 giorni abbinata a follature e delestage
Temperatura di fermentazione: 20°-25° C
Lieviti: selezionati
Fermentazione malolattica: completa
Elevage: 18 mesi sui lieviti
Illimpidimento: naturale
Imbottigliamento: 29 giugno 2022
Affinamento: 18 mesi in bottiglia
DATI TECNICI
Grado alcolico: 13,02% in vol
Acidità totale: 5,49 g/l
Miglior picco evolutivo in: 6 anni
Capacità di affinamento in: 15 anni
I primi mesi del 2020 hanno registrato pochi giorni di pioggia e temperature al di sopra della norma, fatta eccezione per alcune precipitazioni a inizio marzo. A metà marzo ha avuto inizio in maniera irregolare il pianto della vite, a causa della siccità dei mesi invernali. Nelle prime ore del mattino dei giorni 1 e 2 aprile 2020, su gran parte delle zone di fondovalle si sono registrate temperature inferiori a 0 °C. Fortunatamente molte varietà non erano ancora germogliate e pertanto non sono stati osservati danni particolari nei nostri vigneti.
Grazie al repentino rialzo delle temperature è incominciato anche il germogliamento. Nei mesi di maggio e giugno si sono registrate piogge ben distribuite, che non hanno disturbato la fioritura, avvenuta intorno al 18 maggio e conclusasi a fine mese. A giugno le temperature sono aumentate. L’invaiatura è avvenuta a luglio, in anticipo rispetto all’anno precedente. Agosto ha presentato temperature e piogge nella media.
La nostra vendemmia 2020 è cominciata il 2 settembre con la varietà Pinot Grigio ed è terminata il 30 settembre con il Merlot. Gli ultimi mesi dell’anno hanno registrato un cumulo pluviometrico importante.
Ricordiamo questa annata per l’alta qualità delle uve, con un ottimo equilibrio tra zuccheri e acidità e interessanti espressioni aromatiche. I vini presentano freschezza ed eleganza nei primi anni e un ottimo potenziale di invecchiamento.
Vecchie annate
2019
Durante i mesi di gennaio e febbraio 2019 sono state registrate scarse precipitazioni e temperature superiori alla media, mentre con l’arrivo della primavera è arrivato il freddo e la pioggia. Il pianto della vite è iniziato a metà marzo, leggermente in ritardo e irregolarmente a causa della siccità. Il germogliamento invece è cominciato ad inizio aprile, con anticipo rispetto alla norma. Il mese di maggio è stato molto freddo con abbondanti piogge, mentre a giugno le temperature si sono alzate, fino a superare i 30 gradi, rendendo possibile una fioritura molto veloce. Anche luglio e agosto sono stati caratterizzati da giornate molto calde. A fine luglio gli acini hanno cominciato a cambiare colore. In questi mesi abbiamo avuto scarse precipitazioni; le belle giornate sono continuate anche in autunno inoltrato. Durante la prima settimana di settembre è iniziata la nostra vendemmia.
A livello produttivo, la stagione 2019 è risultata sicuramente inferiore rispetto al 2018, presentando però una qualità delle uve alta. In questa annata, gli acini erano infatti caratterizzati da dimensioni ridotte, tali da rendere interessante l’esito della macerazione pellicolare e l’estrazione delle sostanze aromatiche.
I vini dell’annata 2019 si presentano molto eleganti e con un bouquet di profumi molto ampio. In bocca si percepiscono acidità e sapidità importanti.
2017
L’annata 2017 è stata caratterizzata dal susseguirsi di fenomeni atmosferici estremi. Sin dalla fine del periodo invernale, in particolare nei mesi di febbraio e marzo, sono state registrate temperature superiori alla media, le quali hanno anticipato il germogliamento della vite di circa dieci giorni. Le temperature medio-alte si sono protratte anche nelle prime settimane di aprile, periodo in cui sono state accompagnate dall’assenza di precipitazioni. Tali condizioni hanno garantito un’ottima schiusura delle gemme e una conseguente uniformità di germogliamento.
In seguito, nella notte tra il 20 e il 21 aprile, le temperature si sono abbassate drasticamente, provocando una gelata tardiva che ha causato ingenti danni ai germogli già sviluppati. A causa di questo evento in alcuni vigneti di fondovalle e nella zona dell’Isonzo abbiamo avuto danni importanti a livello produttivo. Ciò ha determinato uno squilibrio tra i vigneti di collina e quelli in pianura: mentre per i primi il leggero anticipo è perdurato fino al momento della raccolta, i vigneti colpiti dalla gelata hanno subito un ritardo che ha riportato la vendemmia alla media stagionale.
Infine, un’estate con temperature calde di giorno e medie di notte ha permesso il raggiungimento di condizioni quasi ottimali per la buona maturazione e sanità delle uve. Alcune varietà, come Pinot grigio e Chardonnay, si sono distinte per un buon livello di maturità, mentre altre, Sauvignon e Friulano in particolare, per un’intensità aromatica superiore alla media. I vini si presentano con un pH superiore alla media e una sintesi a favore di composti aromatici, con un contenuto zuccherino moderato e un quadro acidico equilibrato.