PINOT BIANCO
2018 | Venezia Giulia IGT
Tipo di vino: bianco
Uve: Pinot Bianco
Comune di produzione: Gorizia
Zona di produzione: Isonzo
VIGNETO
Tipologia del terreno: poco profondo, con scheletro abbondante, ciottoloso
Sistema di allevamento: doppio capovolto
Densità di impianto: 3.000 ceppi /ha
Età delle viti in produzione: 30 anni
Epoca della vendemmia: prima decade di settembre
VINIFICAZIONE
Diraspapigiatura
Macerazione pellicolare a freddo: 8°-10° C circa
Illimpidimento: statico a freddo
Temperatura di fermentazione: 16°-20° C
Lieviti: selezionati
Fermentazione malolattica: non svolta
Elevage: 9 mesi sui lieviti
Illimpidimento: naturale
Imbottigliamento: 15 novembre 2019
Affinamento: 9 mesi in bottiglia
DATI TECNICI
Grado alcolico: 14,00% in vol
Acidità totale: 5,99 g/l
pH: 3,21
Miglior picco evolutivo in: 5 anni
Capacità di affinamento in: 10 anni
L’annata 2018 ha avuto un buon inizio di stagione, con temperature al di sopra della media nel periodo del germogliamento. Questo innalzamento termico, verificatosi a partire da metà aprile, ha comportato un rapido accrescimento vegetativo e, successivamente, una fioritura breve e anticipata di circa 15 giorni rispetto alla media storica.
In seguito, nel periodo tra maggio e luglio, c’è stato un andamento climatico molto positivo, caratterizzato da una distribuzione regolare delle piogge (importanti soprattutto a giugno per la fase di accrescimento e ingrossamento degli acini) e con temperature al di sopra della media climatica. I primi accenni di invaiatura sono stati rilevati nelle zone precoci nei primi giorni di luglio, in anticipo di due settimane rispetto al dato medio storico per la zona.
Il caldo record di fine luglio e della prima decade di agosto ha fortemente condizionato il processo di maturazione dell’uva, tutto sommato ottimale per la vite, e ha permesso di ottenere un’uva perfettamente sana alla vendemmia. Fondamentale, inoltre, in questo periodo è stata la presenza di notevoli escursioni termiche, che hanno favorito la sintesi di composti aromatici.
Si ricorda la vendemmia 2018 anche per il clima perfetto di settembre, che ha consentito l’ottimale maturazione anche delle uve rosse. L’annata 2018 esprime da un punto di vista qualitativo un carattere di continuità con la precedente, i cui vini bianchi sostanzialmente si sono contraddistinti per un contenuto alcolico moderato, con acidità equilibrata ed un’importante espressività aromatica, in particolare per Friulano e Sauvignon, a garanzia di un’elevata qualità.
Vecchie annate
2015
L’inverno 2015 è stato caratterizzato dalle temperature medie al di sopra della norma. Dopo i due mesi abbastanza secchi in marzo si sono registrate piogge nella norma. La stagione è iniziata con un germogliamento in linea con la media storica, anche se aprile abbastanza secco, con temperatura più basse della norma ci ha portati a una regolare fioritura a fine maggio con una elevata allegagione. Durante i mesi di giugno e luglio , il perdurare di bel tempo intervallato da brevi precipitazioni, ha notevolmente avvantaggiato lo sviluppo fenologico della pianta. L’invaiatura è iniziata a partire dal 18 luglio per la varietà precoci ( Pinot Grigio e Sauvignon ) e si è conclusa con le varietà tardive 8 agosto. Una forte e pronunciata escursione termica del mese di agosto ha permesso un ideale maturazione delle uve che a partire dai primi giorni di settembre apparivano già pronte alla raccolta. L’annata 2015 verrà ricordata come un’annata buona, regolare, con uva sana e aromaticamente matura. I vini hanno un buon equilibrio e una forte riconoscibilità varietale con propensione alla longevità.
2014
Il 2014 è stato uno dei millesimi più difficili da gestire nell’ultimo quarto secolo in Friuli. Dopo una prima parte dell’estate tanto calda quanto umida e piovosa, ad agosto e settembre si sono registrate copiose precipitazioni, accompagnate da temperature al di sotto della media stagionale che hanno creato notevoli problemi sia dal punto di vista sanitario che del raggiungimento della perfetta maturità delle uve. Tuttavia nella nostra zona, molto più che nelle altre zone viticole in Friuli Venezia Giulia, il numero dei vini degni della massima considerazione non sono affatto pochi (in particolare Friulano, Pinot Grigio e Sauvignon nonché la Malvasia Istriana e bianchi d’assemblaggio). La costante ventilazione di cui godono le colline e una buona parte della pianura, la forte pendenza di alcuni vigneti e l’aumento della manodopera nonché la determinazione a produrre vini di qualità, hanno forse giocato un ruolo decisivo ai fini del risultato finale. I vini si presentano freschi, eleganti e con il passare degli anni potrebbero anche sorprenderci.